Maturità Gomis: “Il posto da titolare? Il mister dice che se hai una cosa te la devi tenere stretta”

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Lys Gomis, portiere U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) –  La nascita della piccola figlia  Charlotte e il ritrovato posto da titolare nel Lecce di Pasquale Padalino. Per Lys Gomis è un momento davvero importante che, l’ex Torino vuole tenersi, questa volta, ben stretto: “Il periodo nel quale non ho giocato mi ha fortificato. Il mister mi ha fatto capire che quando hai una cosa te la devi tenere stretta. Sinceramente, prima, non avevo la fame che ho adesso.  Nella nostra squadra la filosofia del nostro allenatore –ha spiegato l’estremo difensore senegalese, classe ‘89- è quella che gioca chi lavora bene. Sono diventato papà da poco e riconquistare il posto da titolare in questo periodo è ancora più bello. Il mio rapporto con Bleve? Ottimo, siamo un gruppo di bravi ragazzi che lavorano per la squadra. Ci impegniamo tutti a dovere. Ho due altri fratelli, Alfred e Maurice, e sono tutti e due portieri. Chi è più forte? Sono il fratello maggiore e quindi io dico loro (sorride, ndr)”.

BILANCIO –  Difendere la porta del Lecce non è certo un “mestiere” facile: “Giocare davanti ad un pubblico così numeroso, come quello del ‘Via del Mare’, mi esalta e regala più stimoli. Il mio bilancio? A livello personale so che posso e devo fare molto di più, posso dare una grossa mano ai miei compagni, come loro hanno fatto con me. Prima della gara con la Juve Stabia, il mister ci aveva detto che la partita non avrebbe cambiato la nostra stagione, ma ci avrebbe fatto capire chi siamo in questo momento”.

A DUE VOLTI –  La gara con la Juve Stabia, vinta in rimonta 3-2, ha un valore importante per la formazione salentina: “La partita di domenica scorsa, sicuramente non cambia la stagione, ma ci ha detto che siamo una squadra forte, che ha carattere, fame e voglia di vincere, altrimenti non saremmo riusciti a ribaltare un doppio svantaggio. Nell’intervallo a Castellammare di Stabia, il mister non ha infierito ed è stato molto bravo, perché ci ha trasmesso tranquillità perché lui sa quello che possiamo dare, magari alzare i toni in quel frangente ci avrebbe tirato giù. Se non rientri in campo con la testa giusta, rischi di prenderne 5 o 6 di gol con una squadra del genere”.

IN CRESCITA – Il numero uno cresciuto a Cuneo spiega, poi, il suo modo di giocare: “Il mio punto di forza le uscite? Negli anni passati facevo un po’ di fatica nelle uscite, mentre quest’anno ho avuto la fortuna di lavorare con il nostro preparatore Sassanelli, che mi ha dato quel qualcosa che prima non avevo. Lui è un perfezionista e mi ha aiutato tanto, la mia nuova reattività è merito suo”.

ORFANI DI COSENZA – Nel derby di domenica in casa del Taranto con fischio d’inizio alle 20:30, i giallorossi dovranno dare, come sempre, il massimo: “Allo ‘Iacovone’ non ci ho mai giocato, ma chi incontra il Lecce ci mette sempre il 100%. Se pesa l’assenza di Ciccio? Il pregio della nostra squadra è che chi manca non viene mai rimpianto. C’è Freddi, Drudi e lo stesso Vinetot. Siamo una squadra costruita non sui singoli ma sul gruppo e quello che conta è il risultato della squadra”.

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