Lecce scacco alla “Reggina” e balzo in vetta

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Sala tocca in angolo su colpo di testa di Caturano ma per l’arbitro non è corner

LECCE (di M.Cassone) – Si accendono i riflettori del Via del Mare sulla 7^ giornata del campionato di Lega Pro, a sfidare il Lecce arriva la Reggina. Emozioni e ricordi particolari per gli 11928 spettatori nel momento in cui lo speaker annuncia il nome dell’allenatore della squadra calabrese: è Zeman ma è Karel il figlio dell’amato Znedek.

Prima del fischio d’inizio sfilano in campo i ragazzi di “MaBasta” per dare un calcio forte e deciso ad ogni forma di “bullismo”.

Il Lecce vince con un gol di Caturano, una gara insidiosa, ben giocata anche dall’avversario, e continua la sua marcia portando a 19 i punti in classifica e balza in testa alla classifica a pari punti col Foggia ma in vantaggio come differenza reti. Ottima la prova dei giallorossi che evidenziano il valore del gruppo, l’impegno e l’abnegazione al servizio di un obiettivo che nessuno nomina ma che tutti vorrebbero. Il mister di Foggia può continuare così la sua opera di assestamento di una rosa tutta nuova che si ritrova sul gradino più alto della classifica in modo umile e silenzioso e può guardare avanti con fiducia.

PRIMO TEMPO – Padalino che deve rinunciare a Freddi ancora infortunato, sceglie di concedere un turno di risposo ad Arrigoni, manda in campo il giovane Fiordilino dal primo minuto e riposiziona Giosa al centro della difesa al posto di Drudi; il modulo è il solito 4-3-3 con Bleve; Vitofrancesco, Cosenza, Giosa, Ciancio; Lepore, Fiordilino, Mancoso; Pacilli, Caturano, Torromino.

Zeman che ha lasciato a casa per scelta tecnica Mazzone e Tripicchio, non può contare sull’infortunato Silenzi e manda in campo la stessa formazione che ha pareggiato col Cosenza: Sala in porta; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti sulla linea difensiva; Bangu, Botta, De Francesco a supporto della linea offensiva formata da Oggiano, Coralli, Porcino.

Le due squadre giocano a viso aperto con i giallorossi però che provano a prendere subito il pallino del gioco in mano, facendo un giro palla veloce. Il primo tiro in porta arriva al 6° ad opera di Lepore ma la sfera calciata violentemente termina alta sopra la traversa. Dopo tre minuti sugli sviluppi di un corner battuto da Vitofrancesco il pallone viene girato di testa da Caturano in porta, Sala tocca in angolo ma per l’assistente dell’arbitro non è corner.

Al 13° arriva il primo giallo dell’incontro, lo guadagna Kosnic per un fallo su Caturano.

Al 15° sortita degli ospiti, che crescono col passare dei minuti, ma Cosenza di testa devia in angolo evitando l’intervento di Coralli. Al 18° è ancora Reggina sull’asse Bangu-Porcino ad arrivare in area ma Bleve para senza problemi.

La gara è bella, veloce e non conosce soste, le due compagini non hanno paura di scoprirsi e giocano in modo propositivo.

Al 29° Vitofrancesco mette in mezzo una palla invitante per l’accorrente Mancosu che però calcia fuori, sulla ripartenza arriva la risposta con un tiro di fuori di Bangu ma la sfera termina fuori; è un botta e risposta con Ciancio che serve Caturano al centro dell’area ma Sala blocca. Non passano nemmeno trenta secondi ed ecco la Reggina in area giallorossa ma Giosa arpiona il pallone e libera.

Al 38° il Lecce perde per infortunio Pacilli, al suo posto entra Vutov.

L’ultima azione degna di nota della prima frazione di gioco arriva allo scadere del minuto di recupero: Lepore crossa per Caturano in mezzo ma non arriva il tanto desiderato gol.

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Il gol di Caturano

SECONDO TEMPO –  Nessun cambio ad inizio ripresa; il Lecce si propone subito in avanti e conquista una punizione. Batte Lepore, è il 48° minuto, Sala non trattiene e arriva bomber Caturano che deposita in rete. Padroni di casa in vantaggio e partita in salita per i calabresi.

Al 51° giallorossi vicini al raddoppio: Vutov mette in mezzo ed arriva Giosa che calcia e colpisce la traversa. Al 54° ancora Lecce con Vitofrancesco che entra in area e calcia in porta ma Sala para.

La Reggina è in confusione e gli uomini di Padalino pigiano sull’acceleratore. Al 55° ci prova Torromino ma la sua bomba termina fuori alla destra del portiere.

Al 58° la Reggina si porta in avanti ma il tiro di Coralli termina fuori.

La gara poi vive qualche momento di rilassatezza. Però poi gli ospiti alzano la testa e non mollano continuando ad attaccare e iniziano a mettere in difficoltà gli avversari. Per il Lecce non è facile e non riesce a chiudere la gara raddoppiando.

Al 64° secondo cambio per il Lecce, esce Torromino entra Doumbia.

Al 67° primo cambio per la Reggina, entra Kudsen esce Bangu. Al 70° secondo con Tommasone al posto di Coralli.

Al 78° terzo cambio per Padalino: esce Fiordilino entra Arrigoni.

Bel calcio al 79°, il Lecce va vicino al raddoppio: Doumbia danza sulla sfera e mette in mezzo per Caturano che prova la rovesciata con la palla che termina di poco alta sulla traversa.

Ancora Caturano va vicino alla doppietta al minuto 87 quando riceve da Arrigoni ma spara fuori malamente.

Nel secondo minuto dei quattro di recupero Bleve in uscita spegne ogni speranza amaranto e fa calare il sipario su una vittoria importantissima.

Scacco alla Reggina e balzo in testa alla classifica.

TABELLINO

LECCE – REGGINA 1-0

LECCE (4-3-3): Bleve; Vitofrancesco, Cosenza, Giosa, Ciancio; Lepore, Fiordilino (78° Arrigoni), Mancosu; Pacilli (38° Vutov), Caturano, Torromino (64° Doumbia). A disposizione: Chironi, Gomis, Contessa, Monaco, Tsonev, Drudi, Vinetot, Maimone, Persano. Allenatore: Padalino.

REGGINA (4-3-3): Sala; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti; Bangu ( 67°Kudsen), Botta, De Francesco; Oggiano, Coralli (70° Tommasone), Porcino. A disposizione: Licastro, Maesano, De Bode, Carpentieri, Lo Ameth, Cucinotti, Bianchimano, Romanò, Lancia. Allenatore K. Zeman.

ARBITRO: sig. Dionisi di L’Aquila.

ASSISTENTI: sig. Michele Dell’università di Aprilia e sig. Andrea Fusco di Torino

AMMONITI: 13° Kosnic (R), 90+1 Caturano (L)

MARCATORI: 48° Caturano (L)

 

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