Arrigoni a Piazza Giallorossa: “Lecce, occasione unica. Siamo partiti alla grande”

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Andrea Arrigoni
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Andrea Arrigoni, centrocampista U.S. Lecce

LECCE – Timido e silenzioso fuori dal campo, intelligente e determinato nel rettangolo verde. Andrea Arrigoni è un regista esperto, dai piedi buoni, con la grinta e l’entusiasmo giusto per fare bene nel Lecce del tecnico Pasquale Padalino. Il centrocampista giallorosso, ospite ieri sera nella trasmissione “Piazza Giallorossa” in onda tutti i lunedì sera in diretta su Telerama (ch 12 dgt), ha parlato della sua nuova esperienza in giallorosso: “Lecce per me è stata un’occasione unica che ho voluto sfruttare subito. Io il primo acquisto del diesse Mauro Meluso? Spero di ripagare la fiducia della società -spiega l’ex Cosenza, classe ’88-, perché per me questo è un treno da non perdere. Siamo partiti bene in questo campionato, vincendo tre gare su tre: il nostro obiettivo era iniziare la stagione nel migliore dei modi e per il momento ci siamo riusciti”.

IL RUOLO –  Nel 4-3-3 del tecnico di Foggia, l’esperto  Arrigoni, 28 anni, detta i tempi alla squadra: “Il mio ruolo ideale è quello di playmaker davanti alla difesa, questa è la posizione in cui mi trovo meglio. Verso la fine della gara di Melfi eravamo con un centrocampo a quattro ed  in passato per due anni consecutivi ho giocato così, mi trovo bene anche in questo ruolo”.    

LA DIFESA – La fase difensiva ha lasciato a desiderare, in alcune circostanze, nelle prime tre gare stagionali: “Ci sono degli aspetti che naturalmente dobbiamo ancora migliorare, ma ad inizio stagione è normale che sia così. Difesa in difficoltà? Ci lavoriamo ogni giorno e se durante l’ultima gara abbiamo commesso qualche errore individuale-tecnico, soprattutto in occasione del gol,  in una partita ci sta. Ne parleremo con il mister e vedremo cosa fare”.

LA FAMIGLIA – Infine, il geometra della mediana salentina parla della sua vita, ma lo fa con estrema discrezione e non si sbilancia più di tanto: “Bellano? La mia città  natale a cui sono molto legato. Francesca, mia moglie, l’ho conosciuta da ragazzino e con cui ho avuto due figli, Mattia e Ginevra. Per me loro sono tutti. Ai fornelli me la cavo (sorride, ndr) e a scuola la materia che mi piaceva di meno era la storia. Il mio sport preferito oltre al calcio è il tennis, al denaro non ci faccio tanto caso e per me la famiglia è tutto”.  

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