Mancosu lo sa: “Dobbiamo ancora migliorare, ma la mentalità è quella giusta”

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Mancosu
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Marco Mancosu, centrocampista U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Generoso in campo, esperto in tutto quello che fa, concreto con le parole e con i piedi ben puntati per terra. Perchè l’esterno di centrocampo Marco Mancosu, classe ’88, sa bene che il suo Lecce può fare ancora di più, migliorare nell’espressione del gioco ed in tutta la fase difensiva: “Quello che mi sta piacendo di questo inizio di campionato è il fatto che stiamo trovando una nostra identità, cosa sulla quale stiamo lavorando fin dal primo giorno di ritiro. Dobbiamo continuare -ha chiosato l’ex Casertana-  così con questa mentalità. Certamente ci sono tanti aspetti sui quali lavorare e migliorare. Dobbiamo crescere soprattutto nella fase difensiva, come squadra perchè a me personalmente dà fastidio prendere gol”.

Quali sono le richieste del tecnico Pasquale Padalino a voi centrocampisti?   

Il mister ci chiede diverse cose, la principale è quella di andare avanti, di attaccare e non subire l’avversario. Quando hai palla hai sempre 2-3 giocate e questo ti dà la possibilità di scegliere la soluzione migliore. Personalmente, in queste prime partite, sono arretrato spesso anche per dare una mano ad Arrigoni, che di solito viene marcato stretto perchè lui è la nostra fonte di gioco principale. Sinora l’allenatore ha insistito molto sullo stesso gruppo di giocatori, ma i compagni che sono entrati in campo a partita in corso domenica hanno affrontato la gara con il piglio giusto. Naturalmente, questo è un aspetto molto importante”.

Dal punto di vista personale, cosa rappresenta per lei giocare nel Lecce?

“Questo può essere un anno molto importante, perché fino ad adesso non ho ottenuto quello che penso di meritare anche perchè nelle ultime stagioni ho sfiorato spesso la promozione. Se dovesse arrivare la B con il Lecce, potrebbe esserci la svolta anche per la mia carriera. Sono fiducioso, anche perchè devo ammettere che mi ha fatto un certo effetto vedere allo stadio 12mila persone per una partita con l’Akragas.  Il girone C? Ci sono avversarie forti come Foggia, Matera, Catania, Juve Stabia. Il Taranto, secondo me, può essere la sorpresa”

Cosa pensa della prossima gara di domenica in casa del Melfi?

“Credo che sia la partita peggiore che ci potesse capitare. Loro vengono da una sconfitta pesante e sicuramente per noi sarà una gara difficile. Dovremo entrare in campo e mantenere il giusto atteggiamento per tutta la partita.  Mister Romaniello lo conosco molto bene, perché era il tecnico che ho avuto lo scorso anno alla Casertana. Sicuramente sta preparando la gara mettendola sul piano della cattiveria agonistica. Non credo che farà giocare subito Mangiacasale, che è arrivato ieri. Mancherà anche Gragnaniello, che è un ottimo portiere. Mi dispiace per entrambi, ma la loro assenza per noi sarà un vantaggio (sorride, ndr). L’importante è scendere in campo con l’approccio giusto ed essere determinati per tutta la gara”.

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