Mancosu non è sazio: “Il Livorno? Indossiamo la maglia del Lecce: bisogna fare bene”

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Marco Mancosu, centrocampista U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Vincere ancora, dare il massimo e regalare un’altra gioia a chi ama il Lecce. Marco Mancosu -in vista della gara di Supercoppa di serie C di sabato con il Livorno al “Picchi” delle ore 20:30- la pensa così. Perché lui è uno di quei calciatori che non si accontenta mai e che lotta sempre e comunque: “Nelle gare importanti di campionato l’attenzione veniva da sola, in queste due partite di Supercoppa dovremo essere bravi a trovarla. Siamo dei professionisti, indossiamo -ha dichiarato il centrocampista sardo, 29 anni- la maglia giallorossa e ci teniamo, comunque, a fare bene. Ovviamente vogliamo fare bene anche per i tifosi e per la città, ma anche per un rispetto verso il nostro essere calciatori e per noi stessi”.

Ritorna in serie B dopo tanti anni: cosa è cambiato in lei da allora?

Il campionato cadetto mi manca da otto anni, è vero, allora non ero pronto, mentre ora sono più maturo ed attento ai dettagli. Ero molto giovane, adesso anch’io vorrei mangiare tanti pasticciotti quando ne ho voglia, ma sto attento e non lo faccio (scherza, ndr).  Adesso siamo in B e ci giocheremo tutte le nostre carte per farla al meglio”.

Cosa le ha dato in più mister Fabio Liverani rispetto agli altri allenatori che ha avuto in passato?

“Ogni allenatore che ho avuto mi ha dato qualcosa, il mister è stato bravo a leggere le mie caratteristiche e mi ha perfezionato, soprattutto nella fase difensiva. E poi, mi massacra in ogni allenamento e in ogni partita, questo mi stimola a dare sempre il massimo e a migliorarmi”.

Qual è stato dei sette gol totali siglati in campionato in 33 presenze quello più importante e quello più bello?

Il gol più importante, che ho messo a segno in questa annata, è stato quello di Reggio Calabria, perchè è stato fondamentale per la prosecuzione del campionato, visto che io per primo stavo iniziando a smettere di crederci. Mentre quello più bello l’ho segnato con il Matera (sorride, ndr). Quanto ci è servito il ritiro romano? Tantissimo, siamo stati lontani dalla città di Lecce e abbiamo preparato al meglio la partita, sapendo che dovevamo vincere 4 gare per andare in serie B, ma alla fine ci è andata meglio (sorride, ndr)”.

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