RIZZO: “Sono stati presi giocatori di qualità”

0
Roberto Rizzo
Roberto Rizzo
Roberto Rizzo

LECCE (di M.Cassone) – C’è un pullman pronto a partire, c’è una nuova stagione da affrontare. È il Lecce dei leccesi (mai come in questa stagione), è il Lecce di Roberto Rizzo che avrà la possibilità di misurarsi con la sua creatura sin dai primi vagiti e guarderà la prima alba della sua squadra con la speranza di riuscire a raggiungere l’obiettivo con la B maiuscola. Il mister di San Cesario ha parlato in Sala Stampa poche ore prima dalla partenza per Lorica.

«Organico? Sono soddisfatto sicuramente, sono stati presi giocatori di qualità; c’è stato un grande lavoro di screening iniziale poi insieme ai collaboratori del direttore sportivo si è fatto un lavoro certosino per individuare delle figure che fossero plausibili con gli intenti della società e fondamentalmente stiamo bene e partiamo in ritiro con una squadra già ampiamente formata, in parte dallo zoccolo duro dello scorso anno e in parte dai nuovi acquisti, fermo restando che il direttore è a Milano ed ha competenze sul mercato e molto probabilmente, se ci riuscirà, non è semplice, è possibile che ci regali qualcosa altro. Ledesma? È un giocatore talmente importante e per qualsiasi allenatore sarebbe un piacere allenarlo; cerchiamo un tipo di calciatore che abbia anche quelle caratteristiche, che ci possa far crescere dal punto di vista del gioco, fermo restando che in quel ruolo abbiamo un calciatore che nella mia parentesi dello scorso anno ha fatto benissimo che è Arrigoni, detto ciò abbiamo degli obiettivi mirati e da questo punto di vista devo complimentarmi perché è stato fatto un lavoro eccellente. Modulo? Io non parlo dalla presentazione, e mi sono divertito quest’estate a sentire un po’ voi, io ho parlato soltanto di flessibilità tattica, poi da questo sono arrivati forse 18 sistemi di gioco e all’interno dei sistemi altri 18 che proponevano moduli; io ho soltanto detto che una squadra come la nostra non deve essere sempre e comunque leggibile e in quel contesto ci poteva essere la possibilità o in pre-partita, o nel corso della gara di saperci modificare, tutto qui, da lì invece siamo andati oltre. Anche in questo contesto abbiamo preso giocatori flessibili: Di Matteo ha fatto l’esterno difensivo a 4 ma ha giocato anche nel 3-5-2, Di Piazza è un attaccante centrale che l’anno scorso ha fatto benissimo da esterno, e quindi avendo 15 over da poter ruotare abbiamo cercato di trovare un po’ di duttilità dal punto di vista tattico, è ovvio che in ritiro lavoreremo anche su altre soluzioni. Doumbia? Non ho parlato con lui, ma non convinco nessuno, chi non vuole restare qui a Lecce può andare; Doumbia è un ragazzo eccezionale, con cui ho condiviso molto nella parentesi dello scorso anno, però se ha fatto questa scelta figuriamoci se l’allenatore del Lecce deve convincere qualcuno a restare nel Lecce, questo assolutamente no, lo sentirò per salutarlo quando sarà il momento. In un ipotetico 4-3-1-2 come giocherei? Con un vertice basso e uno alto che abbia capacità offensive, che sappia giocare nelle linee e che colleghi il gioco d’attacco nell’insieme a differenza di quello che accade nel 4-3-3 dove, per me, il centrale, oltre che attaccare è una sorta di pivot, se dovessimo giocare con questo modulo il trequartista sarebbe una trait d’union tra il lavoro dei centrocampisti, della linea di difesa e quelli davanti. Marino? Si lo conoscevo. Ogni scelta è stata oculata, parto dall’inizio: non abbiamo fatto un giorno di vacanza perché dovevamo centellinare gli over, abbiamo la disponibilità di soltanto 15 over su quello dobbiamo costruire la squadra e abbiamo individuato delle figure chiave che dovevano migliorare la capacità tecnica di questa squadra e pensiamo di averli individuati in quello che abbiamo preso, poi il campo, a partire da Lorica, ci dirà se quello che abbiamo fatto è nella direzione giusta, allo stato attuale dobbiamo confrontarci con queste nuove norme che ci fanno muovere in un ambito ristretto, e quello che non riusciamo a fare con gli over dobbiamo surrogarlo con degli under di qualità che arriveranno man mano. La squadra è già forte, lo era già l’anno scorso, secondo noi l’abbiamo migliorata, poi sarà il campo a dirci se abbiamo ragione o meno. L’idea è di completare l’organico, se ci riusciamo, con un calciatore di altrettanto livello; tutti i ruoli però sono coperti e parto con una squadra completa per il ritiro. Ariete? Con due calciatori come Caturano e Di Piazza e con degli esterni come Turchetta, Torromino e Pacilli e dei centrocampisti come Costa e Mancosu e Lepore che hanno tutti padronanza con il gol, l’ariete potrebbe essere Persano, un calciatore strutturato, come under; è tutto legato alle regola over, io vorrei avere ad esempio 4 difensori centrali due rapidi e veloci e due strutturati, ma non posso altrimenti me ne gioco 4 più il portiere 5, è tutto qui, siamo andati col bilancino per trovare equilibrio tra esigenze di avere calciatori importanti e chiudere il cerchio con gli under. Under in ritiro? Del settore giovanile viene Foscarini, il portiere, poi c’è Megelaitis che ho visto solo in video ma lo scouting mi assicura che è un calciatore di livello, poi Persano e Capristo oltre a Monaco che era un calciatore che avevamo già con noi l’anno scorso e altri ne arriveranno”.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail