“Papo”, “Peru” e “Mosca”: addii che pesano al cuore

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LECCE (di Carmen Tommasi) – Sarà un Lecce, quello targato Pasquale Padalino e Mauro Meluso, semi-nuovo o meglio con pochissimi elementi che sono stati già protagonisti nelle scorse e sfortunate stagioni. L’arrivo del nuovo tecnico di Matera e del diesse di Cosenza sono stati all’insegna del rinnovamento e del fare quasi “tabula rasa” di ciò che è stato. Con l’obiettivo di ripartire con un entusiasmo tutto nuovo e frutto di una seria programmazione per cercare di raggiungere finalmente l’agognata serie cadetta. Sicuramente, però, ci sarà nel prossimo campionato ormai alle porte un elemento, o più, che già ha salutato il Salento che verrà ricordato con affetto, e in alcuni momenti anche con rimpianto, dai tifosi giallorossi. Abbiamo individuato un calciatore per reparto che è stato un simbolo importante nel recente passato del Lecce.

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Filippo Perucchini

“PERU” E I GUANTONI FATATI – Il primo a salutare è stato il portierone dal futuro roseo Filippo Perucchini, 24 anni di Bergamo, che dopo l’ultima stagione da protagonista nel Salento (in giallorosso aveva giocato anche nel campionato 2014-15) e con il contratto scaduto lo scorso 30 giugno col Lecce si è accasato al Bologna (per poi essere girato in prestito in serie B al Benevento). Un calciatore promettente, concreto tra i pali ed efficace nelle uscite, un ragazzo educato e gentile che ha conquistato a suon di parate di lusso e prestazioni importanti i tifosi giallorossi tutti molto dispiaciuti per aver perso un portiere affidabile. Ora toccherà al 26enne senegalese Lys Gomis, arrivato dal Torino a titolo definitivo, conquistare lo scettico pubblico salentino e soprattutto salvare nelle occasioni di pericolo la porta giallorossa.

Papini
Romeo Papini

ORFANI DI “RE PAPO” – Romeo Papini, capitano nella scorsa stagione dopo l’addio di Fabrizio Miccoli, ha salutato il Lecce e il suo Salento dopo tre stagioni da protagonista e con l’obiettivo serie B sfumato per ben tre volte di fila. L’ex capitano del Carpi, ha risolto consensualmente il contratto in scadenza nel 2017 con il club di Piazza Mazzini, è stato uno dei calciatori più apprezzati delle ultime stagioni per impegno, grinta ed intelligenza tattica: un elemento esperto che, tra alti e bassi, è stato il perno della mediana giallorossa ed il primo tifoso del Lecce. Un addio, come lui stesso ha voluto far sapere via Istagram “Senza voler far rumore”, ma un divorzio sentito per il “Papo” che ha salutato e ringraziato con queste parole i tifosi salentini e non solo: “Si chiude quest’oggi un’esperienza professionale e di vita intensa, emozionante, piena di momenti belli ed anche di momenti difficili e notti insonni, in una terra e con un popolo, quello giallorosso, che mi ha fatto sentire dentro un senso di appartenenza difficile da dimenticare”.

Moscardelli
Davide Moscardelli

ADDIO A “MOSCA” E ALLA SUA BARBA– La storia d’amore tra il Lecce e Davide Moscardelli si è conclusa, al momento, lo scorso 30 giugno, giorno in cui il 36enne bomber romano si è svincolato dal club di Piazza Mazzini. Un attaccante che, nonostante il peso degli anni che iniziano a farsi sentire, ha dato sempre il massimo per la causa giallorossa, segnando ben 27 marcature in due campionati con 64 presenze playoff compresi. Il bomber barbuto, con la battuta sempre pronta e con l’accento romano spiccato, potrebbe a breve accasarsi all’Arezzo sempre in Lega Pro, ma l’amore per la maglia giallorossa sembra che gli sia ormai rimasto dentro. Affetto più che ricambiato dalla “sua” Curva Nord che sarà sempre presente nei selfie migliori dell’esperto giocatore romano.

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