Antonino Gallo a Piazza Giallorossa: le sue parole in diretta

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Ospite della puntata numero 1618 di Piazza Giallorossa, il difensore del Lecce Antonino Gallo. Queste le sue parole in diretta.

RIMETTERE BENZINA – La sosta è arrivata nel nostro momento migliore. Ora è necessario rimettere benzina nelle gambe e per ripresentarci al meglio. Stiamo riprendendo con i carichi di lavoro. Mentalmente cerchiamo di rimanere sempre concentrati per essere pronti in ogni occasione. In questa prima parte di stagione siamo stati bravi in questo, tranne che a Bologna, una partita che non abbiamo disputato da Lecce. Durante la sosta abbiamo avuto un programma di lavoro da seguire: siamo stati liberi davvero solo una settimana. Ora l’unico imperativo è il lavoro: siamo una squadra con ampi margini di miglioramento e dobbiamo dimostrare ancora tanto in questo campionato.

CONCORRENZA – La squadra è completa e tra di noi c’è una sana competizione. Per noi l’importante è dare fiducia al mister. Con Pezzella c’è un bel dualismo e noi lavoriamo per essere al meglio.

CRESCITA – In allenamento la fase difensiva è curata nel minimo dettaglio e anche i dati dicono che difendiamo bene. Non mi aspettavo di essere titolare in Serie A, ma il lavoro paga. Ho sempre guardato la A dalla tv e mi dicevo: “quanto si corre”. Il mister ci sprona tanto a giocare spensierati, soprattutto a noi giovani. Baroni ci invita a spingere senza assilli e noi sentiamo la sua fiducia. Il segreto? Correre per la squadra, per il compagno. Solo così possiamo giungere al risultato. Io sono timido di mio, ma in campo faccio buon viso a cattivo gioco. Il terzino a cui mi ispiro? Mi è sempre piaciuto Cancelo. Mentre l’avversario più rognoso che mi ha impressionato di più fino ad ora è certamente Cuadrado.

GIACOMAZZI – Lui è una bandiera per il Lecce. Difficile replicare la sua carriera in giallorosso. Con lui parliamo sempre di calcio ed è una persona eccezionale. Ogni suo consiglio lo faccio mio.

LAZIO – Sarà dura, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. L’importante è entrare in campo con il piglio giusto.

ANNO DA INCORNICIARE – Il 2022 sarà certamente un anno memorabile per me: sono diventato papà, la promozione e poi la Serie A. Io provengo dallo Zen di Palermo: il calcio mi ha dato tanto in un contesto difficile. Vivere allo Zen non è facile, e in futuro vorrei fare qualcosa di concreto per il mio quartiere. Il calcio mi ha levato dalla strada e ho sempre saputo che sarebbe stato la mia vita. Ringrazio la mia famiglia per tutti gli insegnamenti che mi ha dato. Anche diventare padre mi ha cambiato, mi ha dato una responsabilità in più. Significa che non devo mai sbagliare niente. Il mio unico obiettivo è uscire dal campo con la maglietta bagnata. La società mi ha dato fiducia anche in A e non me lo aspettavo. Qui ho messo le radici e tornare al Palermo? Mai dire mai. Il sogno è chiudere la carriera nella mia città. 

RENDIMENTO – Le prime partite erano ovviamente più tirate. Mano mano sono uscito, spinto dalla fiducia del mister e dei compagni. Adesso bisogna continuare a spingere per migliorarsi. Con Dermaku ho legato molto e chiedo spesso a lui consigli. Il rinnovo? Il mercato non lo seguo e non mi importa e per il rinnovo ancora non ci penso. 

TIFO – I nostri tifosi sono sempre pronti, ovunque. Per noi sono una spina in più. A loro dico di stare tranquilli noi ci faremo trovare pronti. Ci vediamo presto, il 4 gennaio, tutti allo stadio.

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