Mancosu caso chiuso. Tachtsidis ancora no. Sticchi Damiani: “Voltiamo pagina”. Corvino: “Sbagliando si impara”

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Mancosu, Sticchi Damiani, Corvino, Liguori

LECCE – “Io non dovevo essere qui, poi ho chiarito con la società per la mia esternazione di ieri, per un malinteso. È stato un mio errore, come ho sbagliato rigori e gol a porta vuota, ho fatto questo errore, quello di pubblicare su Instagram, l’ho fatto di pancia. Poi abbiamo parlato e abbiamo chiarito con la società e spero di riuscire a finire qui la mia carriera. Lo dico in modo convintissimo, ho un rapporto viscerale con questa terra… Questa è la mia più grande storia d’amore. In tutte le grandi storie ci possono essere dei malintesi, l’importante è risolverli”.

Emozionato ha esordito così Marco Mancosu il capitano del Lecce, presente a sorpresa nella Conferenza Stampa nella quale dovevano esserci solo il Direttore dell’Area tecnica ed il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani per spiegare proprio quello che era successo. L’errore a cui si riferisce Mancosu è il suo post su Instagram e cioè la parola “Rispetto” che ha scatenato le ire dei tifosi e aperto la porta a mille interpretazioni.

Una sincera ammissione di colpa la sua dinanzi alla stampa, a Sticchi Damiani, a Corvino, e c’era anche il vicepresidente Liguori che però non ha preso la parola.

Voltiamo pagina con entusiasmo, abbiamo chiarito subito per evitare che questo equivoco andasse avanti. – Ha affermato il Presidente del Lecce – Il capitano in questi anni ci ha dato tantissimo, abbiamo voluto incontrarlo perché era doveroso farlo, ha sposato dal primo giorno la nostra causa. Si è sempre dimostrato un professionista serio. Ha sbagliato ad esternare questo suo malessere sui social, alla fine ci siamo incontrati e ci siamo ritrovati allineati, Mancosu è il nostro capitano e ripartiamo insieme per affrontare questo difficile campionato di serie B e non dobbiamo farci male da soli. Sicuramente entrambe le parti si aspettavano qualcosa di diverso dall’altro, noi da lui e lui da noi, per questo quella parola. – Ha concluso Sticchi Damiani – Abbiamo chiarito, siamo contenti. Andiamo avanti”.

Da buon padre di famiglia Pantaleo Corvino ha accarezzato il figliol prodigo: “Ha commesso un errore, ma quando succedono queste cose a me piace sempre guardare il lato positivo delle cose. Queste situazioni ci aiutano a crescere sono occasioni per migliorarci. Marco è un ragazzo leale e quando ha postato quella parola su Instegram non ha pensato di mancare di rispetto. E poi gli errori aiutano a crescere” – Ha concluso il Direttore.

Mancosu caso chiuso dunque, allarme rientrato.

Non si può dire la stessa cosa per Panagiotis Tachtsidis che nello stesso pomeriggio aveva rimosso tutte le sue foto dell’esperienza a Lecce dal suo profilo Instagram, togliendo anche il Like dalla pagina ufficiale giallorossa, il problema c’è, il calciatore vuole essere ceduto.

Il Presidente Sticchi Damiani racconta i fatti:

Origine comune, ma situazione diversa. Usare i social con noi non funziona.

Nella vicenda che riguarda Panagiotis ci sono dei fatti più rilevanti ma non irreversibili.

Venerdì sono andato in ritiro, quel giorno il direttore era a Milano mentre Corrado, il vicepresidente è arrivato per impegni di lavoro il giorno dopo.

Tachtsidis mi ha chiesto di parlare.

La sera a cena abbiamo parlato, la mattina avevamo ceduto Petriccione, e si era puntato su Tachtsidis, il direttore aveva avuto già incontro durante il quale eravamo tutti d’accordo.

Nel colloquio mi dice di avere avuto offerta importantissima da parte club dell’Arabia Saudita (Damac Football Club) con un contratto biennale a cifre importanti. Chiarisco che con noi ha ancora un anno di contratto a cifre importanti, per noi è abbastanza oneroso, la sua figura per la società è la scelta di maggiore sacrificio, per questo abbiamo ceduto anche Petriccione che non rientrava nei piani. Il ragazzo in modo onesto mi ha detto di voler essere ceduto. Ci tengo a dire che mi disse che avrebbe dato il massimo qualora fosse stato chiamato in causa: così è stato ad Ascoli.
Preciso che il mercato in Arabia chiude il 6 novembre. Ovviamente gli ho risposto che come lui aveva il sogno di chiudere la carriera con un contratto a cifre così alte, così io avevo il sogno di giocare questo campionato con la rosa che abbiamo deciso di costruire, di cui lui fa parte.  Però non ho sbarrato nessuna porta. Abbiamo posto due condizioni per la sua partenza. La prima che il club parlasse prima con noi ma loro hanno interpellato solo lui e Pana ci ha detto che non comunicano con i club facendo offerte.
Seconda condizione: sarebbe stato accontentato se nei due giorni di mercato avessimo trovato l’alternativa. A tal proposito ho chiesto al direttore di attivarsi negli ultimi due giorni, perché volevo dare la giusta attenzione al ragazzo. Non avendola trovata abbiamo comunicato che lui non sarebbe stato ceduto, ci dispiaceva ma non potevamo fare altrimenti.
Ha preso male questa notizia ed ha reagito così. Una reazione di pancia sui social serve solo ad alimentare chiacchiere. Ovviamente la nostra linea sarà dura perché nessuno può pensare di essere ceduto quando vuole, di fare quello che vuole. La frattura non è irreversibile ha concluso Sticchi Damiani – può essere ricomposta ma certamente questi comportamenti non aiutano”.

Sulla questione Tachtsidis è intervenuto anche Pantaleo Corvino:

Quando il ragazzo è tornato dall’isolamento per la Covid, dopo i primi saluti, gli ho chiesto se voleva rimanere a Lecce. La sua risposta è stata vera e sincera, mi ha detto che voleva rimanere con piacere. Mi sono sentito orgoglioso ed ho deciso di puntare su di lui. Ci siamo approcciati in maniera positiva. Gli ho chiesto pure se voleva allungare, vista per tre anni, rivedendo un po’ il contratto, mi ha detto che ci avrebbe pensato, forse non per tre anni ma per due sì. Poi non ho sollecitato la risposta e siamo dunque arrivato al venerdì che ha raccontato il presidente. Negli ultimi due giorni mi sono prodigato ma non ho trovato un altro sostituto. – Poi conclude così il Direttore di Vernole – Ci tengo a dirvi che ho fatto denunciare questo club perché si è permesso a trattare con il calciatore senza passare da noi, un comportamento scorretto. Spero che il ragazzo torni sui suoi passi e ci dia una mano per il nostro obiettivo”.

Infine il presidente del sodalizio giallorosso fa sapere di non aver adottato nessun provvedimento disciplinare per ora. Tachtsidis è deluso, la società prova a comprenderlo, a perdonarlo, ma se lui dovesse continuare e dovesse avere un comportamento non corretto arriverebbero i dovuti comportamenti.

Il comportamento della società di Via Col.Costadura è stato esemplare, va bene anche il gesto di Mancosu, adesso si attende Tachtsidis, tornerà sui suoi passi? L’interrogativo per adesso rimane senza risposta. Servirebbe un calcio all’orgoglio per ripartire insieme. Poi a gennaio si vedrà.

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