Liverani ammette: “Serve un terzino destro, un centrale mancino e un attaccante forte”

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Fabio Liverani, allenatore U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Lavorare sodo, parlare poco, arrivare al meglio all’inizio del campionato e al primo impegno ufficiale di Coppa Italia del prossimo 18 agosto (la vincente tra Salernitana e Catanzaro affronterà i giallorossi al terzo turno). Il tecnico Fabio Liverani fa il punto della situazione in casa Lecce tra preparazione, problemi fisici, calciomercato, obiettivi futuri e non solo: “Siamo ad un  buon punto con la preparazione e i ragazzi hanno lavorato bene con continuità. Mancosu -ha spiegato il mister dei giallorossi- è stato fermato da un problema della scorsa stagione, Benzar e Shakhov, arrivano invece da realtà diverse. Hanno entrambi pagato un adattamento agli allenamenti con dei sovraccarichi muscolari”.

NUOVE IDEE – Capitan Mancosu è out, potrebbe essere pronto per l’inizio del campionato, e l’ex Ternana sta pensando a nuove soluzioni nel ruolo di trequartista: “Ad oggi potrei contare su Shakhov o Lo Faso. Non è detto, però, che non ci possano essere altre soluzioni, ma le stiamo studiando giorno per giorno. Ci sono alcune pedine duttili, come ad esempio Vera che è un vero diamante grezzo. Stiamo lavorando per accelerare il suo processo di integrazione: ma è un calciatore di fascia, che propende per la spinta piuttosto che difendere. Il modulo? Resta quello che ad oggi la squadra conosce meglio e, una volta definita la rosa, saranno valutate anche le altre necessarie alternative tattiche”.

IL MERCATO – La squadra non è ancora completa e c’è da lavorare tanto sul mercato: “Abbiamo già fatto il punto tecnico e siamo in sintonia con la società su quello che serve e su quello che invece dovrà essere il mercato in uscita. Cerchiamo un terzino destro, un centrale mancino, uno o due attaccanti e, forse, anche una mezzala molto ‘fisica’. Non sono affatto preoccupato, al massimo posso preoccuparmi il 2 settembre. In arrivo Babacar? Non commento i nomi, non lo faccio più. I tempi non dipendono da me. Certamente cerchiamo un elemento forte, di livello e di categoria: deve essere capace di alzare il tasso tecnico. Niente amichevoli di lusso? Abbiamo tanti giocatori di movimento e in questa fase abbiamo preferito lavorare sulla tecnica e sulla tattica, abbiamo preferito così”.

 

 

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