Questo è il calcio: ieri i giallorossi alzavano una coppa al cielo, oggi è già… domani.

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Foto Pinto
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LECCE (di M.Cassone) – Una stagione esaltante sfociata nella meritata vittoria del girone C e l’approdo in serie B dopo essere stati in testa dall’ottava giornata in poi; 74 punti frutto di 21 vittorie, 11 pareggi e 4 sconfitte, 53 gol fatti e 30 subiti, una media punti di 2,05. Numeri importanti a cavallo di emozioni altalenanti e di una gioia finale incommensurabile. Questa è la sintesi del campionato.

Supercoppa da dimenticare invece: sconfitta a Livorno per 3-1 e sconfitta in casa col Padova per 1-0. Questo segnale è arrivato come un punto esclamativo su un concetto che si è materializzato nell’ultima gara di campionato a Monopoli, dove, con la B già in tasca, il Lecce sembrava già in vacanza. La squadra di Liverani scarica, non demotivata, assolutamente no, ma stanca è arrivata alla fine della gara con la Paganese spingendosi sulle gambe e ha tagliato il traguardo senza benzina.

Quali siano le cause poco importa anche perché l’obiettivo era solo uno, andare in serie B. E così è stato.

Ovviamente ora è compito della società costruire una squadra in grado di fare bene nel campionato cadetto partendo da un ragionamento semplice: il Lecce non era la squadra più forte del girone C e non lo è stata nemmeno al cospetto di Livorno e Padova, e ha brillato poco come qualità di gioco. I giallorossi hanno vinto da squadra, sovrastando gli avversari con la forza del gruppo che ha saputo attraversare i momenti più bui; il Lecce ha vinto grazie a mister Liverani che ha saputo amalgamare ciò che aveva con il suo carattere; il Lecce ha vinto perché ha alle spalle una società solida e forte, una società con le idee chiare che ambisce a varcare altri prestigiosi traguardi.

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Ora è tempo di godersi la gioia della vittoria prima di rimettersi in moto; si torna in sella il 10 luglio e Meluso, ne siamo certi, fino a quella data avrà già sistemato più di qualche tassello su una scacchiera che ha bisogno di un restyling importante, in ogni reparto. Dovrà essere un lavoro certosino quello del diesse calabrese che mettendo da parte i sentimentalismi dovrà capire insieme all’allenatore chi, dei ragazzi che hanno contribuito alla promozione, può rimanere.

Sarà una campagna acquisti avvincente e, in riva al mare, sotto gli ombrelloni, al ruggito del sole salentino, i tifosi del Lecce avranno tanti argomenti da trattare e tante critiche preventive da fare, sempre e soltanto nel nome di una passione fantastica: il calcio.

Questo è il calcio: ieri i giallorossi alzavano una coppa al cielo, oggi è già… domani.

 

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