Liverani, il condottiero, lo sa… il Lecce c’è; il suo Lecce c’è

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LECCE (di M.Cassone) – I giallorossi tornano da Trapani con un punto. Non è un punto asettico però, non è un punto spuntato, è un punto esclamativo che la squadra di Liverani imprime sul campionato. È un punto importantissimo e nulla si può dire alla compagine salentina che è scesa in campo in una situazione ambientale per nulla semplice, ad alta tensione, dopo gli atti teppistici subiti nella notte; è scesa in campo dopo aver girato per 40 minuti, scortata dalla polizia prima di raggiungere lo stadio, mostrando i muscoli a tutti.

Col fischio d’inizio a parlare è il pallone. Il Lecce trova il gol, dopo appena 5 minuti, con l’ennesima magia del “mago di Cagliari” Marco Mancosu che ha telecomandato la sfera, dopo averla accarezzata, nel sette difeso dall’ottimo Furlan.

La squadra di Calori che comunque è ben messa in campo, e sfrutta molto la boa Evacuo e la velocità di Marras e gli inserimenti di Murano e difende a denti stretti con Pagliarulo che è una diga, Fazio e con Silvestri che non fa complimenti e allarga anche i gomiti in maniera spropositata, pareggia soltanto grazie ad un errore di valutazione di Perucchini che però si riscatta successivamente.

Le azioni più pericolose sono del Lecce che potrebbe raddoppiare in più occasioni ma, come succede spesso, i portieri avversari quando vedono (giallo)rosso diventano furenti e volano come se non ci fosse terreno sotto ai loro piedi.

Ora c’è la sosta, la squadra riprenderà gli allenamenti il 9 gennaio, giocherà un’amichevole a Racale l’11, per preparare la sfida interna di Coppa Italia del 14 gennaio con il Matera, e per pensare alla ripresa del campionato, quando al Via del Mare , il 21, arriverà il Catania… e sarà una sfida affascinante, importante, difficile.

Ma tracciamo un bilancio nel dopo Trapani: il Lecce ha 45 punti dopo 20 gare giocate, frutto di 13 vittorie, 6 pareggi e una sconfitta, con una media punti di 2.25. Una media da promozione diretta, non c’è nulla da dire.

Ora però, a bocce ferme, è tempo di pensare anche al calciomercato: non servono stravolgimenti ma soltanto qualche accorgimento mirato, servono un paio di pedine in grado di alzare il tasso tecnico della squadra e ben saldare bene il 4-3-1-2 che molte volte risente della mancanza di un trequartista di ruolo. Attenzione però, la scelta dei nuovi innesti dovrà essere meticolosa… servono prima degli elementi che siano uomini seri e poi calciatori, uomini capaci di inserirsi in un gruppo collaudato e coeso che non ha bisogno di “prime donne” perché ha già la sua “prima donna” e si chiama Fabio Liverani. È proprio lui, il mister romano, il vero fuoriclasse di questa stagione giallorossa; è un tecnico che sa tenere il gruppo, che non guarda ai nomi ma solo alla sostanza, nella gara di Trapani ha dimostrato ancora una volta di saper leggere le partite in maniera impeccabile e la sostituzione di Caturano con Persano è la prova che per lui esiste solo il bene della squadra e c’è solo un obiettivo, e deve essere comune, che bisogna raggiungere tutti insieme.

Liverani, il condottiero, lo sa… il Lecce c’è; il suo Lecce c’è.

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