VIDEO – LEPORE: IL CAPITANO

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Lepore. Foto P.Pinto

LECCE (di M.Cassone) – È amato da grandi e piccini, è l’amico della porta accanto, è il ragazzo che è riuscito a raggiungere il  sogno di indossare la fascia di capitano della sua squadra del cuore.

La sua storia è fatta di sensazioni belle, di trionfi personali, di cadute e risalite, di amore, orgoglio, impegno, sudore e umiltà. Checco Lepore è semplicemente il capitano di questo Lecce, anche quando non scende in campo, anche quando le critiche diventano più severe di quello che dovrebbero essere.

La stagione 2016-17 inizia con la gioia della promozione a capitano della squadra da parte del nuovo tecnico Padalino che però decide di schierarlo come mezz’ala in un centrocampo a 3 che non ha mai reso per quelle che erano le aspettative. Lui ha risposto “obbedisco” mettendosi a disposizione per il suo Lecce, per la causa giallorossa e per esserci da protagonista.

In quel ruolo non è riuscito ad essere determinante ma soltanto perché le sue caratteristiche sono diverse da quelle che il ruolo richiede; ma non si è abbattuto, ha giocato ovunque, e con l’impegno di sempre, ha chiuso la regular season di quest’anno con 37 presenze in campionato, 6 gol e 4 assist, e 3 presenze in Coppa Italia con 2 gol. Un ruolino di marcia abbastanza importante.

Lui che dopo esser cresciuto per strada, nel rione San Pio, e svezzato nelle giovanili giallorosse, ha un ricordo incorniciato nel cuore: l’esordio in B con gol, nell’anno della promozione in A con De Canio in panchina, nella prima gara di campionato, il 21 agosto 2009, contro l’Ancona. Entrò al 75° quando il risultato era già sul due a zero per il Lecce, e mise il punto esclamativo regalandosi un’emozione indimenticabile che è rimasta scolpita negli almanacchi calcistici e nella memoria di tutti i tifosi leccesi: dopo 7 minuti prende la sfera su una rimessa laterale, si ritrova di fronte a Ciccio Cosenza, oggi suo compagno di squadra, lo ipnotizza e lascia partire un missile che si infila alle spalle del portiere Da Costa. Dopodiché la corsa e la gioia irrefrenabile per qualcosa, quel qualcosa, che avrebbe potuto raccontare per sempre, in primis, oggi alla sua bambina, Aurora, nata dall’amore con Claudia.

Nel 2014 dopo aver girovagato in giro per l’Italia, Castelfranco, Varese, Real Vicenza e Nocerina, ritorna a vestire la sua maglia e continua a macinare chilometri per riportare il Lecce in B. Non è soltanto il suo sogno ma è di una piazza intera, di una città, di un territorio e lui incarna la naturalezza, la salentinità, la forza e l’orgoglio di chi non ha paura di prendere la vita a morsi.

Con l’avvento di mister Rizzo, che ben  conosce, si appresta a giocare i playoff consapevole che ci sono tutti i presupposti per far bene ma che non sarà semplice. Lepore ha un contratto fino a giugno del 2018 ma spera di onorarlo in cadetteria con la sua gente, tra la sua gente, nel suo stadio, con la sua maglia.

https://www.youtube.com/watch?v=UK2cGvZVOAc&feature=youtu.be

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