Sticchi Damiani: “Salvi se il campionato non riprende, mai guardare solo nel proprio orticello”

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Avv. Saverio Sticchi Damiani, presidente US Lecce
Avv. Saverio Sticchi Damiani, presidente US Lecce
 Saverio Sticchi Damiani, presidente U-S. Lecce

LECCE – Il periodo è duro, difficile e problematico, questo è fuori da ogni dubbio, l’Italia intera è in difficoltà e il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, non si esime dal commentare quanto sta succedendo nel paese in generale, ma anche dal punto di vista calcistico: “Non è il momento di guardare solo al proprio orticello: se la serie A non dovesse ripartire saremmo salvi, ma l’industria calcio rischierebbe tanto ed anche lo stesso Lecce. Non bisogna pensare al solo risultato sportivo, perchè sarebbe squallido cercare di approfittare del dramma che il mondo sta vivendo. Ci sono cose più importanti, come salvaguardare posti di lavoro e salute della società per il futuro dei club. La nostra posizione è stata sempre chiara: siamo in linea con le direttive Uefa e della Lega, ovvero che se ci saranno le condizioni di sicurezza sanitaria bisogna assolutamente ripartire. Altrimenti il calcio -ha spiegato l’avvocato leccese in diretta instagram sul canale ufficiale del club– è un sistema che rischia di implodere su sé stesso”.

IN ATTESA – Gli allenamenti di calcio sono ormai da tempo bloccati, così come tutte le attività sportive “Al momento, decidere delle date per tornare a lavorare è del tutto inutile. Non capisco i presidenti che si sbilanciano, credo che dovremmo solo pazientare ed avere indicazioni dagli organi competenti ed esperti in tal senso. Il rimborso degli abbonamenti? Alla notizia delle porte chiuse abbiamo ricevuto tantissime mail. Pensavamo fossero di sostenitori che chiedevano rimborsi, ma invece erano di gente che voleva lasciarci quei soldi. Ovviamente, se non si dovesse giocare restituiremo quei soldi a chi di dovere”.

IN STAND BY – I possibili scenari nel mondo del pallone sono tutti ancora da capire e valutare: “Qualora il campionato non dovesse riprendere il Lecce sarebbe salvo. Cosa, questa, che non ci auguriamo perché vorrebbe dire che la pandemia si starebbe protraendo nel tempo. In caso di mancata ripresa, non c’è infatti una sola ragione al mondo per cui dovremmo scendere in B. Lo ha chiaramente detto Gravina, scenderebbero quindi solo due squadre dalla Serie A e due ne salirebbero dalla Serie B. Dalla cristallizzazione della classifica, dunque, noi avremmo un beneficio. Non possiamo guardare solo a noi stessi”.

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