Coronavirus: c’è il decreto, la serie A a porte chiuse per un mese

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LECCE – Si ferma anche lo sport, ma non del tutto per l’emergenza sul coronavirus. Adesso è arrivata l’ufficialità delle disposizioni governative in merito all’emergenza sanitaria. Per il calcio si attende la ratifica della Lega che dovrebbe comunque decidere di far disputare i recuperi della 26esima giornata nel prossimo weekend. Lecce-Milan, che era in programma lunedì 9 marzo alle ore 20:45,  dovrebbe essere alle ore  12:30 del 15 marzo, ma si attende l’ufficialità.

Ecco le decisioni sul calcio e sullo sport con il relativo decreto:

Sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d). All’art 4, comma 1, si può leggere: “Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020”.
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