Tre nomi, tre date, tre vittorie: i conti si fanno il 6 maggio. Il Lecce c’è

1
Il gruppo

LECCE (di M.Cassone) – Serviva la vittoria a Reggio Calabria, è arrivata la vittoria. Il Lecce doveva dare a se stesso una risposta importante e per farlo si è chiuso a riccio nel ritiro romano ed è uscito soltanto per mettere in cassaforte tre punti importantissimi e per fugare via le ombre di una crisi attanagliante.

In questo particolare momento serve a poco analizzare tatticamente le gare, serve a poco cercare di capire le scelte del mister che a volte sembrano incomprensibili, come quella ad esempio di decidere di non giocare già nel primo tempo e difendersi ad oltranza contro un avversario modesto che rischia di pareggiare fino alla fine; così come è incomprensibile la decisione di sostituire Di Piazza (con Dubickas), che specialmente in questa fase, con la sua forma fisica (perché dobbiamo scriverlo a caratteri cubitali che al momento è il più in forma ed è devastante nello scatto), è un calciatore da “strappo” e può strappare ogni equilibrio, comprensibile invece, e pure giusta, la decisione di cambiare modulo, passando al 3-5-2, nel momento in cui la squadra sembrava sulle gambe e a corto di fiato.

Inutile provare a capire, non serve a nulla. Da segnalare inoltre il gol regolare annullato a Di Piazza al 14° e le proteste amaranto per due episodi di Cosenza che loro reputano dubbi, così per evidenziare ancora una volta la mediocrità della classe arbitrale.

Liverani
Liverani

Liverani ha le idee chiare, bada alla sostanza e se ne infischia dell’estetica, checché se ne dica, piaccia oppure no; e se riuscirà nell’intento di portare la squadra in B avrà avuto ragione, e le sue strane decisioni troveranno posto nella storia del Lecce. A lui è toccato il compito di risollevare la squadra dopo l’incerto avvio, e l’ha fatto alla grande, a lui è toccato beccarsi le critiche più aspre nel momento della crisi, a lui è toccato risollevare la squadra… a lui tocca portare la squadra in B. Il resto sono chiacchiere da Bar dello sport che non troveranno cittadinanza negli almanacchi sportivi.

Ora i giallorossi devono solo fissare bene in mente tre nomi e tre date: Racing Fondi, Paganese, Monopoli, 15 aprile, 29 aprile, 6 maggio. Tre vittorie, 9 punti… e poi potranno fare i conti. E noi potremo analizzare una stagione parlando del paradiso oppure dell’inferno.

Tre vittorie senza guardare la classifica, tre vittorie senza pensare agli avversari: Catania e Trapani facciano il loro percorso.

Nella 34^ giornata è caduto ancora il Trapani sul campo del Francavilla a testimonianza dell’imprevedibilità di questo girone, della balordaggine di questo campionato, che non ha padroni in grado di “ammazzarlo” ma ha una squadra in testa dall’ottava giornata… quella squadra, che non è bellissima, ha tutte le carte in regola per vincerlo e si chiama Lecce.

Tutto il resto, critiche, paure e noie, sono “passatempi”.

 

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail