Reggina-Lecce 0-1: le pagelle dei giallorossi

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30127089_10211809590371047_1672588933692653568_nREGGIO CALABRIA (di Carmen Tommasi) – Allo stadio “Oreste Granillo” tra Reggina e Lecce finisce 0-1 per la capolista che mette in cassaforte tre punti d’oro per il morale e per la classifica. Il primo tempo è divertente e acceso: i salentini partono belli carichi e dopo appena undici minuti, passano in vantaggio grazie a Mancosu che sfrutta un errore difensivo insaccando il pallone alle spalle di Cucchietti.
Arriva nel finale del primo tempo la risposta della Reggina con Mezavilla che di testa è andato vicinissimo al gol del pareggio. Nella ripresa i padroni di casa provano a pareggiare i conti in più di un’occasione, con gli ospiti che cercano di rimanere a galla e di sfruttare il vantaggio. Vince la squadra capolista di Fabio Liverani che si porta a 68 punti in classifica: vittoria fondamentale, soprattutto in virtù del fatto che la Virtus Francavilla ha asfaltato il Trapani 2-0.

LE PAGELLE:

Filippo Perucchini: SPERICOLATO E PROVVIDENZIALE. Nella ripresa esce in maniera importante su Bianchimano e con i piedi gli chiude la strada salvando il risultato. Autore di più qualche uscita che fa tremare i tifosi giallorossi e non solo. VOTO 6.

Franco Lepore: SPAVALDO. Spinge con poca continuità sulla fascia destra, ma fa questo a favore  della fase difensiva (in cui soffre e non poco). VOTO 6.

Francesco Cosenza: SEMPRE LUI, SOLO LUI. La difesa giallorossa e i compagni di reparto non possono fare a meno di lui: una presenza importante, nonostante oggi l’ex di turno sia apparso più nervoso del solito. VOTO 6.5.

Antonio Marino: NELLA NORMA. Ha fiato da vendere e si vede. Tante le buone iniziative in anticipo, ma anche qualche piccola sbavatura delle sue. VOTO 6.

Simone Ciancio: COME SEMPRE. Trova raramente le forze per salire, specialmente nel primo tempo. Dietro se la cava tutto sommato bene, anche se in qualche occasione mette in difficoltà la porta di Perucchini. VOTO 6.

Mancosu
Marco Mancosu

Marco Mancosu: CONCRETO. Ha il merito di siglare il vantaggio e poi nella ripresa potrebbe portare i suoi sul raddoppio. Tiene botta sino alla fine, anche se soffre in mediana il dinamismo degli avversari. VOTO 6.5.

Andrea Arrigoni: CERTEZZA.  Regia attenta, ma a tratti  impacciata. Si è caricato la squadra sulle spalle ancora una volta, avendo la personalità per farlo (anche se la stanchezza si fa sentire). VOTO 6.

Marco Armellino: VOLENTEROSO. Ha il merito di essere sempre dentro la partita, pur non trovando la giocata risolutiva. Uno degli ultimi a mollare.  VOTO 6.

Pedro Costa Ferreira: DELICATO. Gioca nel ruolo di trequartista e ha la meglio dal 1’ su Tabanelli e Tsonev.  Gioca pochi palloni e quando lo fa non sbaglia quasi mai la giocata.  VOTO 6.

Dal 52’ st Matteo Legittimo: OK. Salva sul finale il risultato sulla linea di porta e non solo. Commette, però, anche qualche leggerezza. VOTO 6.

Andrea Saraniti: SPENTO. Fa a sportellate con la difesa avversaria, ma (esattamente come nelle ultime gare) non si vede mai sottoporta. Troppo falloso, in calo. VOTO 5.

Dal 52’ st  Salvatore Caturano: IMPALPABILE. Inizia bene ma poi non si vede più. VOTO 5.

Matteo Di Piazza: BELLO DA VEDERE. Si fa trovare sempre pronto in avanti e attende gli assist dei compagni di squadra, ma è poco preciso quando va al tiro. Manda in gol Mancosu e gli viene annullata una rete: il primo tempo è tutto suo. VOTO 6.5.

Dal 52’ st Edgaras Dubickas: PRESENTE. Porta ordine e si inserisce.  Regala un bell’assist a Mancosu. VOTO 6.

Allenatore Fabio Liverani: VITTORIA FONDAMENTALE. Il Lecce parte bene, ma poco dopo il gol del vantaggio diventa subito molle di gambe e di atteggiamento. Tre cambi di fila nella ripresa, ma tutti poco chiari. L’identità del gioco giallorosso sembra essersi persa, ma i tre punti dimostrano che la capolista c’è. Vittoria fondamentale, soprattutto in virtù del fatto che la Virtus Francavilla ha asfaltato il Trapani 2 a 0. VOTO 6.

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