DI PIAZZA: “la nostra forza è formata dal gruppo e dall’allenatore…”

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Di Piazza

LECCE – Potenza, voglia, cattiveria al momento giusto, velocità e determinazione sono tutte qualità che trasudano dai pori della pelle di Matteo Di Piazza. Il bomber nato a Partinico il 1° gennaio del 1988 ha fatto innamorare i tifosi del Lecce e domenica hanno accolto il suo ingresso in campo con una spettacolare ovazione. Ha giocato, tolta la squalifica iniziale e l’infortunio, 16 gare di campionato mettendo a segno 8 gol (Virtus Francavilla, Trapani, Bisceglie, Sicula Leonzio, Juve Stabia, Casertana, Siracusa, Catania) e 2 assist vincenti (Juve Stabia, Reggina).

Dopo il gol di Catania è esploso: “La mia esultanza è stata liberatoria; venivo dall’infortunio e da un periodo non facile per un problema familiare, per il mio papà, fortunatamente risolto, e siccome il mio obiettivo è vincere il campionato il gol al Catania è stata una liberazione totale. L’ovazione del pubblico quando sono entrato è stata una grande soddisfazione,  se ne vedono poche di così calorose”.

Il gol di Di Piazza
Il gol di Di Piazza

CATANIA – “Decide sempre il mister quando farmi giocare. Abbiamo un parco attaccanti di categoria superiore, come ho già detto venivo da un mese di stop e sono molto contento per il gol e per il pareggio; entrare a partita in corso e portare a casa il punto, che secondo me è bastato, è stata una soddisfazione enorme perché sono anche di Palermo. Abbiamo lasciato il Catania a 4 punti. Il rigore? C’è qualche dubbio, però anche su di noi c’era il rigore su Caturano”.

L’AMICO PINILLA – “Ci siamo conosciuti quando lui stava a Palermo, è stata un’amicizia nata così, grazie anche a Don Mauro; ricevere i complimenti da un campione come Pinilla per me è motivo di soddisfazione”.

CALCIOMERCATO – “Se dovesse arrivare un altro attaccante a Lecce per me non farebbe nessuna differenza. Chi arriva deve sempre dimostrare; noi siamo un grande gruppo e abbiamo un grande allenatore con le idee chiare”.

PUBBLICO CALOROSO – “A Foggia sono stato bene, per me è stata una seconda casa, da siciliano lo so che le persone del sud sono meravigliose, ti fanno sentire a casa, ti trattano come un figlio e tutto questo lo sto rivivendo a Lecce”.

RENDE – “Stiamo preparando la gara come le prepariamo tutte, che sia il Rende oppure il Catania, si devono preparare tutte come fossero finali. Per noi il Rende sarà un ostacolo, una gara in cui dove dovremo capire cosa vogliamo, sarà una tappa fondamentale. Non decido io se giocare dal primo oppure no, decide il mister. Ora sto bene, mi alleno tutti i giorni come deve fare un professionista e spero di essere in breve tempo al top. Noi dobbiamo andare sempre in capo con la consapevolezza di essere i più forti; bisogna giocare ogni gara come fosse una finale, questa è la voglia che dobbiamo avere, e questa voglia c’è sempre stata. Abbiamo pareggiato poche gare, non siamo il Barcellona che vince tutte le gare qualche pareggio ci sta”.

CAMPIONATO – “Analogie col Foggia dello scorso anno? Gioco diverso, uomini diversi; nel gruppo sì vedo delle similitudini. Quali possono essere le nostre paure per il resto del campionato? Secondo me solo noi possiamo buttare via questo campionato, siamo abbastanza forti, il Catania è una bella squadra da quello che ho visto io ma noi siamo più forti; la nostra forza è formata dal gruppo e dall’allenatore”.

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