LECCE (di M.Cassone) – Si spengono i microfoni e le luci, si chiude la porta della sala stampa “Sergio Vantaggiato”, si svuotano gli armadietti, il tempo per un veloce saluto, come ogni anno, come ogni maledetta fine che si porta via tutti gli errori e tutte le speranze spegnendo i sogni di una stagione vissuta tutti insieme, chi a tifare, chi a giocare, chi a raccontarne le sorti. Tutti insieme colpiti dalla stessa malinconia, dalla stessa delusione, dalla stessa rabbia… ma tutti uniti, ancora insieme, a sperare che tutto ricominci presto.
È il calcio, è la giostra del gioco più bello del mondo e chi decide di salire a bordo conosce le regole: la numero uno è mai affezionarsi a nessuno, tutto passa, tutto scorre, tutto cambia, ma è praticamente impossibile farlo, l’empatia si crea, nasce da sola, e dispiace sempre quando cala il sipario.
Fuori, come sempre, ad attendere i calciatori, per quest’ultima volta c’era qualche tifoso, i bambini con i genitori, per le ultime foto, gli ultimi buffetti ed i sorrisi.
A rimanere lucida c’è solo lei, che vive nel cuore di tantissime persone, quella maglia che aspetta soltanto di essere indossata ancora, non importa da chi e tra quanto; lei si alimenta di passione.
Ci sarà sempre un nuovo inizio, nuove speranze, nuovi traguardi, nuovi sogni e nuove imprecazioni che seguiranno sempre quel pallone che rotolerà veloce sull’erbetta spinto dal calore di migliaia di tifosi.
Loro, il gruppo U.S.Lecce, si saluterà al Tiziano, poi tutti in vacanza. C’è chi tornerà e chi invece si porterà Lecce nel cuore, perché a Lecce sorridi quando arrivi ma piangi quando parti.
LECCE 8 GIUGNO 2017: GAME OVER.
